Teatro d’Attivazione - Trasformazione

Chiamiamo il nostro percorso: Teatro d’Attivazione…o teatro di trasformazione.
Attivare significa, “soffermarsi con attenzione”.
Soffermarsi con attenzione è un'altra parola per “Meditazione”.
Meditazione è connettere quella fiamma vitale al centro del nostro essere, a quella coscienza senziente capace di dire: “Io Sono”.
Capace di sentire: “Io sono”… antecedente alla parola.

La mente è un ponte tra la cosa in se ed il suo nome…tra l’esperienza nuda e cruda e la sua definizione... tra il vissuto ed il racconto.
Porre attenzione a qualsiasi aspetto del nostro essere è portare consapevolezza.
Porre attenzione a qualsiasi aspetto del nostro essere porta ad un rilassamento e ad un rilascio energetico che sa di benessere…di contentezza…di gioia.

Porre attenzione, comunque, non è: trovare una risposta…anzi, la “risposta” in se corrisponde al mondo delle cose e del calcolo. Non al mondo della trasformazione.
La risposta corrisponde alla materia finita.

Consapevolezza corrisponde all'attivazione di un processo vitale, vivo,
capace di una infinita qualità di movimento.

Colui o lei che porta attenzione…consapevolezza…meditazione…attivazione…a qualsiasi aspetto del proprio essere…problema…blocco…impedimento…spesso scopre, col senno di poi, di aver superato il problema senza nemmeno essersene accorto – malgrado se stesso!

Di essersi trasformato…malgrado se stesso…malgrado tutti.

Nel rilassamento (un sotto prodotto della meditazione) il rilascio energetico permette l’apertura di innumerevoli relais, svelando i solchi intarsiati sulla materia grezza del nostro esperire, campo mnesico - i passaggi obbligati del nostro comportamento, del nostro carattere, creato da anni di associazioni condizionati…diventati percorsi granitici… scolpiti nella roccia dura – poi, sciolti…liquefatti, evaporati sotto la propria luce introspettiva – trasformati in gas ed infine…non più.

Attivazione è trasformazione in quanto luce, capace di illuminare il fatto in se, privo di giudizio… privo di passato.

Diciamo che: l’attivazione sta alla trasformazione come la meditazione sta al rilassamento/rilascio energetico.

Il Teatro della Trasformazione spesso “bypassa” la logica, toccando, invece, corde emozionali, per arrivare ad un rilascio energetico…qualcosa che possiamo anche chiamare…amore.

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