RISPONDERE - un monologo
Siamo fissati con l’idea di rispondere.
Rispondere.
Conoscere la risposta...e anche se non la conosci la risposta, convincere l’altro che la tua risposta sia quella giusta.
Convincere…e se necessario combattere con tutto te stesso, fino all'ultimo sangue, chiunque osi mettere in dubbio questa tua risposta, ormai diventata verità universale.
Domanda -risposta:
"...penso che l’andamento storico della razza umana tenda a seguire un modello ciclico, più assomigliante ad un vortice che a un…"
Domanda...risposta:
"...una società che, umanamente parlando, si vuole considerare avanzata non può permettersi di ledere l’onorabilità delle sue istituzioni…."
Domanda...risposta:
"...sono convinto che i numeri mi daranno ragione, nel senno di poi, e mi permetto di ribadire che tutte le previsioni fino ad ora annunciate sono risultate sbagliate, e che solo IO… "
Domanda...risposta:
"...consentitemi di dire, signore e signori, che anche se la Verità in persona dovesse scendere per darmi torto, io continuerei ad avere ragione, perché la ragione è fatta di numeri, ed io i numeri li ho belli e consistenti, e ve li elencherò uno per uno…"
E giù risposta! Giù certezze. Giù botte!
Si, perché succede spessissimo che la tua risposta, la tua sacrosanta verità, sia diametralmente diversa da quella mia…che non sarebbe un problema perché in fondo basterebbe accertare chi effettivamente ha ragione.
Per esempio, uno dice: “questa pentola è calda.”
Io, posso controbattere: “secondo me questa pentola è fredda.”
A questo punto uno direbbe: “Va beh…tocchiamola per vedere chi ha ragione.”
Se è calda, io, in tutta onesta, dovrei dire, “e già…è calda…effettivamente avevi ragione.”
O se fosse fredda l'altro dovrebbe dire, “ già è fredda questa pentola…avevi ragione tu”.
Semplice.
Invece no. Purtroppo, nella maggior parte dei casi entra in gioco qualcosa altro, che non ha niente a che fare con la verità, anzi, a dire il vero, la verità non è quasi mai il punto.
Il vero punto nella quasi totalità delle discussioni, dei dibattiti e delle litigate, è quello di salvare la faccia.
La faccia!
Salvaguardare "l'autorevolezza”. La credibilità. Il ranking sociale!
Guai se la tua risposta, o idea, o opinione, dovesse risultare…dio ci salvi!...sbagliata!
Ma purtroppo, se erro: perdo faccia.
Se ho ragione: guadagno faccia.
E Il potere ha sempre ragione!
Ecco la causa di tutto il casino:
le guerre in Afghanistan, in Iraq, in Palestina, gli attentati terroristici, la fame nel mondo, governare Italia…tutto!
A nessuno interesse davvero trovare la risposta...la soluzione.
Interessa solo avere ragione.
Il potere è di colui che SA, colui che HA RAGIONE.
Avere ragione!
Ci fa sentire nel giusto.
Provate a gridarlo un po' di volte a voce alta:
Ho ragione!
Ho ragione!
Ho ragione!
Io so!
Io so!
Noi Sappiamo!
Viva l’Impero Romano!
Viva l’Impero Austro-Ungarico!
Viva la Germania!
Viva la Francia...la Gran Bretagna
...gli Stati Uniti!
Viva coloro che hanno la risposta giusta!
Che hanno la verità in tasca!
E noi ce la prendiamo in tasca ogni volta che la nostra verità non combacia con quella loro.
Quando la nostra risposta è diversa di quella loro, sbagliamo noi.
Guarda la situazione internazionale.
Non c’è niente da fare, L’Italia è un pocchettino più sbagliata della Francia, o la Germania…avete notato?...
Ma, ha un pocchettino più ragione della Grecia…
e molto più ragione della Turchia,
per non parlare del Ghana, che è tutto sbagliato…
ma, un po’ più sbagliata della Francia, o della Germania, che a loro volta sono un pocchettino più sbagliati dell’Inghilterra…l’Inghilterra ha un pocchettino più ragione di loro, non è vero?...
ma che è a sua volta un pocchettino più sbagliata degli Stati Uniti…
che ha ragione… sempre!
E anche se non ha ragione…ha ragione! PER FORZA!
Comunque, i politici, li avete visti in televisione? Uno gli chiede una domanda e loro ZAC, giù la risposta…perfetta…concisa…informata…fondata…sensata…
GIUSTA!
"Come mai l’industria nel sud stenta a decollare?:
perché mancano le infrastrutture necessarie per…" etc. etc.
Risposta esatta. Perfetta.
E poi…tra la richiesta della domanda e l’inizio della risposta di solito non passa neanche un millisecondo.
"Come può essere che la FIAT, preceduta da una forte crescita, specialmente per quanto riguarda le vendite all’estero, possa subito dopo essere entrata in crisi. Dove sono andati a finire i soldi di quelle vendite all’estero?: Beh, penso che il problema della FIAT sia dovuta ad una riorganizzazione del mercato internazionale", etc. etc…
Cazzo! E’ super-informato…sa tutto!
"Come mai le ragazze di Canicattì si tingono biondi i capelli, ma non i peli della figa? beh, è ovvio…la rivoluzione culturale sessuale degli anni settanta ha dato nascita…"etc. etc. etc.
Anche qui, la risposta spacca il nanosecondo – ZAC!
Come fa?
A me succede spesso che quando mi si chiede qualcosa, ci devo un attimino pensare…riflettere.
Loro, i politici, mai!
Domanda – Risposta.
Avete mai visto, quello in televisione, che faceva delle domande nonsenso ai politici e loro rispondevano…che ridere.
Ma è così…domanda – risposta.
E non ho mai, mai in tutta la mia vita, visto un politico rispondere ad una domanda:
“Boh! Non lo so”
O, “Non ci ho mai pensato.”
O almeno: “Lasciami pensarci un attimo…ti darò la risposta domani.”
Mai!
Com'è possibile?
A me succede spesso di…non sapere.
Che ne so io di come si tingono i peli a Canicattì…
Datemi un mesetto... farò un po’ di ricerca…poi ve lo dico.
Comunque, viviamo sotto una dittatura…la dittatura del sapere!
Siamo soggiogati da coloro che sanno, e siamo diventati schiavi della risposta.
Condizionati…profondamente…ad avere la risposta, a tutti costi.
E ahimè, non abbiamo la minima idea di come formulare una domanda.
Come formulare un cazzo di quesito!
E perché?
Perché?!!!
Perché abbiamo perso l’abilità…la libertà…il diritto, di dire…NON LO SO.
Non lo so.
All'origine dell'universo c'è NON LO SO.
Se non siete capaci di dire “NON LO SO”, non saprete mai nulla per davvero!
Provate.
Fate un bel sospiro e cogliete finalmente questa grande occasione di dichiarare, senza paura, con tutta l'innocenza ritrovata, persa nei meandri del diventare adulto…alzatevi, e dite forte:
NON LO SO.
Ditevelo l’uno all’altro:
NON LO SO.
NON LO SO.
NON LO SO.
Ecco. Questa sera siamo liberi dal sapere.
E siamo liberi di cercare…di rimanere nella ricerca quanto ci pare… fino a che serve!
E se non ci si arriva mai alla risposta…
Chi se ne frega!!
Arrivare!
E qui abbiamo un altro punto: Arrivare.
Arrivare li…o la!
Dove vai domani? Vado a Genova per lavoro.
Ciao, dove stai andando…sto andando a scuola…a lavoro…al cinema…a far la spesa…a casa…in vacanza…sto andando sempre la…da un’altra parte.
E quando si arriva al lavoro, e qualcuno ti chiede di nuovo: “Dove vai?” Tu rispondi: “vado nel mio ufficio”.
O nell'ufficio quando qualcun'altro ti chiede: “Dove stai andando?” – risponderai senz'altro: “Ah, dopo vado al bar, li sul viale, si mangia bene…”
E così via…sempre la…altrove.
Ma ogni tanto succede di chiedere a qualcuno, “Ciao Pepi, dove vai?”
“Ah, da nessuna parte.”
(silenzio)
“Da nessuna parte?”
(silenzio)
“Che vita noiosa che fa quel Pepi!”
“Non va da nessuna parte.”
E se tu chiedessi a qualcuno: Dove vai?
E quel qualcuno ti rispondesse: Qui.
(silenzio)
Cosa penseresti?
Dove vai?!!!
Qui?!!!
Ti guarderesti intorno e chiederesti di nuovo…QUI?!!!
“Si, qui.”
(guardandoti in giro, un po' perplesso)
"Proprio qui?!!"
Questo “qui” è un posto strano…
Non offre nessuna possibilità…
Non, non…non c’è futuro…
Programma di espansione,
Business plan.
Qui….boh!
In verità non siamo mai qui. Semplicemente, qui.
Anzi…se magari qualche volta ci capita di essere semplicemente…qui…fermi e in silenzio...
Ci guarderebbero strani...sottecchi...e con una punta di paura si direbbero tra di loro,
“Cosa vuole quello la?”
“Guardalo lì…chissà cosa sta tramando?
“Hai chiuso la porta di casa?”
“Ehi…da quando hanno aperto i manicomi si vede
di tutto.”
Proprio per questo esiste la sigaretta. Ci credi?
Ti permette di stare semplicemente nel qui ed ora facendo nulla, ma facendo qualcosa…cioè…fumando.
Cosa fai?
Oh niente, fumo una sigaretta.
Ah, va bene…Margherita, tranquillizzati…sta fumando una sigaretta…non è nulla!
Ma, ahimè stiamo sempre arrivando da qualche parte... e se sto sempre arrivando e/o andando da qualche parte…che sia a scuola, o al lavoro, o al cinema, a chiesa, all’aeroporto, la, li, altrove… IO …dove sto?
Cioè, quando arrivo...dove sto?
Cioè, potrò mai dire, ecco, ah, finalmente…sono arrivato!?
Potrò mai fare un bel respiro, contento: "ah…eccomi qua!"
Levare le scarpe…starci.
Ed è questa la seconda trappola mortale dell’uomo…dove vai?…che è la sorella gemella di…cosa fai?
Cosa fai?...
(silenzio)
Niente.
Niente.
Assolutamente…niente.
(musica soft)
Eccoci qua.
Facendo niente.
Sapendo niente.
Andando da nessuna parte.
Canicattì rimane con il suo problema particolare.
Non succede nulla.
Ahhhh...
Nulla...nisba...zero...
Proprio così deve essere nato l’universo.
Dal nulla.
Anzi…proprio così nasce l’universo. Qui, in questo momento stiamo sperimentando la nascita dell’universo.
Ci hanno dato sempre ad intendere che il “big bang”, una mega esplosione pazzesca, catastrofica, con particelle incandescenti sparati in ogni direzione, una caotica pioggia primordiale…fosse la nascita del tutto.
No. Non è così.
L’universo si è acceso silenziosamente il momento che il nulla, che un non-nulla si accorse, in un minuscolo movimento involontario, di esistere.
Puff! E tutt'ora, l’universo nasce qui... dove io sono.
Rispondere.
Conoscere la risposta...e anche se non la conosci la risposta, convincere l’altro che la tua risposta sia quella giusta.
Convincere…e se necessario combattere con tutto te stesso, fino all'ultimo sangue, chiunque osi mettere in dubbio questa tua risposta, ormai diventata verità universale.
Domanda -risposta:
"...penso che l’andamento storico della razza umana tenda a seguire un modello ciclico, più assomigliante ad un vortice che a un…"
Domanda...risposta:
"...una società che, umanamente parlando, si vuole considerare avanzata non può permettersi di ledere l’onorabilità delle sue istituzioni…."
Domanda...risposta:
"...sono convinto che i numeri mi daranno ragione, nel senno di poi, e mi permetto di ribadire che tutte le previsioni fino ad ora annunciate sono risultate sbagliate, e che solo IO… "
Domanda...risposta:
"...consentitemi di dire, signore e signori, che anche se la Verità in persona dovesse scendere per darmi torto, io continuerei ad avere ragione, perché la ragione è fatta di numeri, ed io i numeri li ho belli e consistenti, e ve li elencherò uno per uno…"
E giù risposta! Giù certezze. Giù botte!
Si, perché succede spessissimo che la tua risposta, la tua sacrosanta verità, sia diametralmente diversa da quella mia…che non sarebbe un problema perché in fondo basterebbe accertare chi effettivamente ha ragione.
Per esempio, uno dice: “questa pentola è calda.”
Io, posso controbattere: “secondo me questa pentola è fredda.”
A questo punto uno direbbe: “Va beh…tocchiamola per vedere chi ha ragione.”
Se è calda, io, in tutta onesta, dovrei dire, “e già…è calda…effettivamente avevi ragione.”
O se fosse fredda l'altro dovrebbe dire, “ già è fredda questa pentola…avevi ragione tu”.
Semplice.
Invece no. Purtroppo, nella maggior parte dei casi entra in gioco qualcosa altro, che non ha niente a che fare con la verità, anzi, a dire il vero, la verità non è quasi mai il punto.
Il vero punto nella quasi totalità delle discussioni, dei dibattiti e delle litigate, è quello di salvare la faccia.
La faccia!
Salvaguardare "l'autorevolezza”. La credibilità. Il ranking sociale!
Guai se la tua risposta, o idea, o opinione, dovesse risultare…dio ci salvi!...sbagliata!
Ma purtroppo, se erro: perdo faccia.
Se ho ragione: guadagno faccia.
E Il potere ha sempre ragione!
Ecco la causa di tutto il casino:
le guerre in Afghanistan, in Iraq, in Palestina, gli attentati terroristici, la fame nel mondo, governare Italia…tutto!
A nessuno interesse davvero trovare la risposta...la soluzione.
Interessa solo avere ragione.
Il potere è di colui che SA, colui che HA RAGIONE.
Avere ragione!
Ci fa sentire nel giusto.
Provate a gridarlo un po' di volte a voce alta:
Ho ragione!
Ho ragione!
Ho ragione!
Io so!
Io so!
Noi Sappiamo!
Viva l’Impero Romano!
Viva l’Impero Austro-Ungarico!
Viva la Germania!
Viva la Francia...la Gran Bretagna
...gli Stati Uniti!
Viva coloro che hanno la risposta giusta!
Che hanno la verità in tasca!
E noi ce la prendiamo in tasca ogni volta che la nostra verità non combacia con quella loro.
Quando la nostra risposta è diversa di quella loro, sbagliamo noi.
Guarda la situazione internazionale.
Non c’è niente da fare, L’Italia è un pocchettino più sbagliata della Francia, o la Germania…avete notato?...
Ma, ha un pocchettino più ragione della Grecia…
e molto più ragione della Turchia,
per non parlare del Ghana, che è tutto sbagliato…
ma, un po’ più sbagliata della Francia, o della Germania, che a loro volta sono un pocchettino più sbagliati dell’Inghilterra…l’Inghilterra ha un pocchettino più ragione di loro, non è vero?...
ma che è a sua volta un pocchettino più sbagliata degli Stati Uniti…
che ha ragione… sempre!
E anche se non ha ragione…ha ragione! PER FORZA!
Comunque, i politici, li avete visti in televisione? Uno gli chiede una domanda e loro ZAC, giù la risposta…perfetta…concisa…informata…fondata…sensata…
GIUSTA!
"Come mai l’industria nel sud stenta a decollare?:
perché mancano le infrastrutture necessarie per…" etc. etc.
Risposta esatta. Perfetta.
E poi…tra la richiesta della domanda e l’inizio della risposta di solito non passa neanche un millisecondo.
"Come può essere che la FIAT, preceduta da una forte crescita, specialmente per quanto riguarda le vendite all’estero, possa subito dopo essere entrata in crisi. Dove sono andati a finire i soldi di quelle vendite all’estero?: Beh, penso che il problema della FIAT sia dovuta ad una riorganizzazione del mercato internazionale", etc. etc…
Cazzo! E’ super-informato…sa tutto!
"Come mai le ragazze di Canicattì si tingono biondi i capelli, ma non i peli della figa? beh, è ovvio…la rivoluzione culturale sessuale degli anni settanta ha dato nascita…"etc. etc. etc.
Anche qui, la risposta spacca il nanosecondo – ZAC!
Come fa?
A me succede spesso che quando mi si chiede qualcosa, ci devo un attimino pensare…riflettere.
Loro, i politici, mai!
Domanda – Risposta.
Avete mai visto, quello in televisione, che faceva delle domande nonsenso ai politici e loro rispondevano…che ridere.
Ma è così…domanda – risposta.
E non ho mai, mai in tutta la mia vita, visto un politico rispondere ad una domanda:
“Boh! Non lo so”
O, “Non ci ho mai pensato.”
O almeno: “Lasciami pensarci un attimo…ti darò la risposta domani.”
Mai!
Com'è possibile?
A me succede spesso di…non sapere.
Che ne so io di come si tingono i peli a Canicattì…
Datemi un mesetto... farò un po’ di ricerca…poi ve lo dico.
Comunque, viviamo sotto una dittatura…la dittatura del sapere!
Siamo soggiogati da coloro che sanno, e siamo diventati schiavi della risposta.
Condizionati…profondamente…ad avere la risposta, a tutti costi.
E ahimè, non abbiamo la minima idea di come formulare una domanda.
Come formulare un cazzo di quesito!
E perché?
Perché?!!!
Perché abbiamo perso l’abilità…la libertà…il diritto, di dire…NON LO SO.
Non lo so.
All'origine dell'universo c'è NON LO SO.
Se non siete capaci di dire “NON LO SO”, non saprete mai nulla per davvero!
Provate.
Fate un bel sospiro e cogliete finalmente questa grande occasione di dichiarare, senza paura, con tutta l'innocenza ritrovata, persa nei meandri del diventare adulto…alzatevi, e dite forte:
NON LO SO.
Ditevelo l’uno all’altro:
NON LO SO.
NON LO SO.
NON LO SO.
Ecco. Questa sera siamo liberi dal sapere.
E siamo liberi di cercare…di rimanere nella ricerca quanto ci pare… fino a che serve!
E se non ci si arriva mai alla risposta…
Chi se ne frega!!
Arrivare!
E qui abbiamo un altro punto: Arrivare.
Arrivare li…o la!
Dove vai domani? Vado a Genova per lavoro.
Ciao, dove stai andando…sto andando a scuola…a lavoro…al cinema…a far la spesa…a casa…in vacanza…sto andando sempre la…da un’altra parte.
E quando si arriva al lavoro, e qualcuno ti chiede di nuovo: “Dove vai?” Tu rispondi: “vado nel mio ufficio”.
O nell'ufficio quando qualcun'altro ti chiede: “Dove stai andando?” – risponderai senz'altro: “Ah, dopo vado al bar, li sul viale, si mangia bene…”
E così via…sempre la…altrove.
Ma ogni tanto succede di chiedere a qualcuno, “Ciao Pepi, dove vai?”
“Ah, da nessuna parte.”
(silenzio)
“Da nessuna parte?”
(silenzio)
“Che vita noiosa che fa quel Pepi!”
“Non va da nessuna parte.”
E se tu chiedessi a qualcuno: Dove vai?
E quel qualcuno ti rispondesse: Qui.
(silenzio)
Cosa penseresti?
Dove vai?!!!
Qui?!!!
Ti guarderesti intorno e chiederesti di nuovo…QUI?!!!
“Si, qui.”
(guardandoti in giro, un po' perplesso)
"Proprio qui?!!"
Questo “qui” è un posto strano…
Non offre nessuna possibilità…
Non, non…non c’è futuro…
Programma di espansione,
Business plan.
Qui….boh!
In verità non siamo mai qui. Semplicemente, qui.
Anzi…se magari qualche volta ci capita di essere semplicemente…qui…fermi e in silenzio...
Ci guarderebbero strani...sottecchi...e con una punta di paura si direbbero tra di loro,
“Cosa vuole quello la?”
“Guardalo lì…chissà cosa sta tramando?
“Hai chiuso la porta di casa?”
“Ehi…da quando hanno aperto i manicomi si vede
di tutto.”
Proprio per questo esiste la sigaretta. Ci credi?
Ti permette di stare semplicemente nel qui ed ora facendo nulla, ma facendo qualcosa…cioè…fumando.
Cosa fai?
Oh niente, fumo una sigaretta.
Ah, va bene…Margherita, tranquillizzati…sta fumando una sigaretta…non è nulla!
Ma, ahimè stiamo sempre arrivando da qualche parte... e se sto sempre arrivando e/o andando da qualche parte…che sia a scuola, o al lavoro, o al cinema, a chiesa, all’aeroporto, la, li, altrove… IO …dove sto?
Cioè, quando arrivo...dove sto?
Cioè, potrò mai dire, ecco, ah, finalmente…sono arrivato!?
Potrò mai fare un bel respiro, contento: "ah…eccomi qua!"
Levare le scarpe…starci.
Ed è questa la seconda trappola mortale dell’uomo…dove vai?…che è la sorella gemella di…cosa fai?
Cosa fai?...
(silenzio)
Niente.
Niente.
Assolutamente…niente.
(musica soft)
Eccoci qua.
Facendo niente.
Sapendo niente.
Andando da nessuna parte.
Canicattì rimane con il suo problema particolare.
Non succede nulla.
Ahhhh...
Nulla...nisba...zero...
Proprio così deve essere nato l’universo.
Dal nulla.
Anzi…proprio così nasce l’universo. Qui, in questo momento stiamo sperimentando la nascita dell’universo.
Ci hanno dato sempre ad intendere che il “big bang”, una mega esplosione pazzesca, catastrofica, con particelle incandescenti sparati in ogni direzione, una caotica pioggia primordiale…fosse la nascita del tutto.
No. Non è così.
L’universo si è acceso silenziosamente il momento che il nulla, che un non-nulla si accorse, in un minuscolo movimento involontario, di esistere.
Puff! E tutt'ora, l’universo nasce qui... dove io sono.
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